dal 29 giugno aperto tutti i giorni
rifugio città di sarzana
Un gioiello
alle pendici
del monte acuto
Il rifugio Città di Sarzana ai piedi del Monte Acuto
Il rifugio Città di Sarzana si trova all’interno del comprensorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano nell’alto Appennino Reggiano. È stato edificato alle pendici del Monte Acuto e nelle vicinanze del lago da cui prendere il nome: il Lago di Monte Acuto.
In passato era una fredda struttura in ferro e lamiera mentre oggi si presenta come una vera e propria baita in legno immersa in un ambiente fiabesco. Due stufe a legna riscaldano l’intera struttura che può ospitare circa 30 persone per un pasto e mette a disposizione 20 posti letto.
La struttura è attualmente gestita da Adriano Vitali.
Nei fine settimana da sabato a domenica, durante tutto l’anno, il rifugio è quasi sempre aperto. Nei mesi estivi di luglio ed agosto, l’apertura è continuativa. Nel mese di novembre il rifugio è chiuso e nel periodo invernale è sempre consigliato contattare la struttura per informarsi sulle aperture. Trovi qui il modulo di contatto e i dati necessari.
Quando il rifugio è chiuso è sempre disponibile un ricovero di emergenza con 5 posti letto.
La storia del rifugio
Il rifugio Città di Sarzana è stato inaugurato il 5 ottobre del 1980 ma allora era una struttura di lamiera non gestita. Nel 1999 è stato interamente ricostruito nella forma attuale di baita in legno. Da allora la struttura è stata costantemente migliorata e ristrutturata così da diventare un punto di riferimento per migliaia di amanti della montagna, sia per una tranquilla gita sia per escursioni più o meno impegnative o semplicemente per godersi la magia del Lago di Monte Acuto.
Sono molti gli itinerari disponibili sia per escursionisti principianti e famiglie sia per i più esperti. Scoprili qui.
Il progetto di demolizione e costruzione dell’attuale rifugio ha avuto una storia lunga e travagliata. Fu predisposto dal Parco del Gigante e cofinanziato dalla Regione ed è stato portato a conclusione grazie ai fondi regionali e statali ma soprattutto all’impegno di molte persone.
Molti materiali necessari all’edificazione del Rifugio Città di Sarzana furono trasportati dapprima letteralmente “in spalla” dai molti volontari, successivamente con l’ausilio dei muli e poi della tecnologia: gli elicotteri.
Ancora oggi provviste e materiali vengono trasportati a piedi dai gestori e anche con l’aiuto del re del bosco: Tao.